(Tradimenti - 2)
Il resto dell'articolo di Stefano Cirillo, I molteplici tradimenti nella vita di coppia porta l'attenzione alla definizione di coppia e ad altri due tipi di tradimento, quello inteso (anche scioccamente quando l'associazione diventa prevalente ed esclusiva) come tradimento con un amante e al tradimento con il lavoro.
Stefano Cirillo appartiene a ciò che chiamo psicologia e sessuologia morale, ovvero cattolica e di frequente si capiscono i limiti notevoli all'analisi e sintesi, imposti, appunto, da considerazioni morali più che scientifiche o anche semplicemente realistiche, dell'impostazione del lavoro (si parla solo di matrimonio, ricorrono avverbi come "per sempre" etc.). Per quanto riguarda la coppia ci sono due definizioni, su quando un duo non è coppia
"Possiamo definire "matrimonio inesistente" la convivenza di due persone tra le quali manca l'investimento reciproco, e in cui ciascuno resta sostanzialmente solo, perché privo di speranza che l'altro possa corrispondere alle sue attese."
e su quando un gruppo di due, è coppia.
"Coppia "vera", quella unita da un forte investimento reciproco, da uno slancio comune, dal progetto condiviso di fondare un'appartenenza e un'entità innovatrice."
L'autore non fa menzione dell'etimologia di tradire che è violazione di una consegna, violazione di un patto per arrivare ad un nuovo stato (in effetti, dal punto di vista morale di Cirillo, il problema non si pone, non esistono, per la morale, alcun'altra coppia che non sia quella sposata in matrimonio eterosessuale e con figli). Da questo punto di vista c'è un articolo di Ada Cortese, sempre segnalato da Kairosh, Amare è tradire, anch'esso interessante.
Per quanto riguarda questa storia, mah, molteplici spunti di riflessione. Siamo stati una coppia? Per quanto riguarda le considerazioni di tradimento con figlio e famiglia, essi sono solo tessere di un mosaico.
lunedì 16 marzo 2009
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1 commento:
Si è una coppia quando ci si completa..quando dinanzi al soggetto dei nostri desideri, siamo perfettamente consapevoli di non voler altro che "QUELLO"..con tutti i suoi difetti,accettando annessi e connessi...
è difficile se non impossibile che ciò si verifichi se, il soggetto in questione sia la semplice "copia" della persona "amata"..sia, lo strumento di riscatto per" torti "subiti e mai confessati all'interno d'un dialogo aperto..
La coppia che tende all'assoluto, all'interezza al fine di garantire la propria incolumità DEVE affrontare le problematiche, i dubbi e le incertezze del rispettivo patner..diversamente, non potrà aspettarsi una com-prensione piovuta dal cielo, magari per virtù dello spirito santo...
Il dialogo è alla base del per sempre..
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